Durante l’ emergenza sanitaria Covid-19  la categoria degli autotrasportatori e  degli imprenditori del settore ha continuano a lavorare, consentendo alle merci di  arrivare  ovunque e di conseguenza di portare il cibo sulle nostre tavole, ciò ha messo in evidenza l’importanza di questo settore molto spesso abbandonato e trascurato.

Alla luce di questa consapevolezza La Commissione trasporti del Parlamento europeo ha dato avvio alle nuove norme per l’autotrasporto, pensate per migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti e del trasporto merci.

Le nuove  regole si inquadrano nell’ambito del primo pacchetto mobilità, Europa in movimento e sono pensate per rendere il traffico più sicuro, i  sistemi di pedaggio intelligenti,  ridurre le emissioni di CO2 , l’inquinamento atmosferico e il traffico, a ridurre gli oneri burocratici per le imprese, a combattere il fenomeno del lavoro nero e garantire ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati.

Grande rilevanza è stata data alla figura dei conducenti e al miglioramento delle loro condizioni di lavoro con l’introduzione di  norme speciali sul distacco dei conducenti nel trasporto internazionale e, aggiornando le disposizioni sull’accesso al mercato del trasporto merci.

Non vengono modificate le norme sui tempi di lavoro, ma viene introdotta una certa flessibilità nell’organizzazione degli orari dei conducenti che effettuano servizi di trasporto di merci internazionali, per consentire loro di trascorrere più tempo a casa (quest’ultimi  potranno tornare a casa ogni tre o quattro settimane, in relazione al loro orario di lavoro).

Fondamentale   è la realizzazione di un sistema per registrare il luogo e l’ora in cui l’autocarro ha attraversato la frontiera e localizzare le attività di carico e scarico, la  seconda versione del tachigrafo intelligente, che farà tutto questo automaticamente, e sarà  introdotta in tre fasi differenti per i veicoli che effettuano trasporti internazionali ossia :

 

I nuovi autocarri dovranno essere muniti di questo dispositivo entro il 2023, i veicoli che hanno un tachigrafo analogico o digitale dovranno essere adattati entro la fine del 2024, quelli dotati della prima versione del tachigrafo intelligente nel 2025.

 

Il dispositivo potrà comunicare da remoto con i sistemi di gestione flotta e con gli organi di Polizia, che avranno  apparecchiature dedicate in grado di rilevare e verificare la presenza di anomalie, si precisa che i dati del conducente sono inviolabili dal punto di vista della privacy, quindi le Forze dell’Ordine non potranno comminare sanzioni «da remoto», ma lo potranno fare solo a seguito di fermo e accertamento, evitando, però,  inutili controlli e soste della corsa in caso di regolarità.

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